Chi sceglie il regime della cedolare secca nel 2016 deve versare l’acconto?

1 dicembre 2016 | commenti: 0

La cedolare secca è un regime facoltativo che consente di sostituire l’Irpef e le relative addizionali, l’imposta di registro e l’imposta di bollo con il pagamento di un’imposta sostitutiva. L’aliquota della cedolare secca è del 21% per i contratti ordinari e del 10% per i contratti a canone concordato. La facoltà di optare per questo regime riguarda le persone fisiche, titolari del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento di un immobile che danno in locazione fuori dall’esercizio di attività di impresa, arti e professioni.

Le persone fisiche che decidono di applicare dal 2016 la cedolare secca al reddito di locazione degli immobili abitativi non sono tenute al versamento dell’acconto 2016 per la cedolare in quanto per il primo anno di applicazione della cedolare non occorre versare gli acconti durante l’anno.

Quindi:

  • nel 2016: non è necessario nessun acconto;
  • dal 2017: sarà necessario corrispondere gli acconti della cedolare.

Si ricorda che per stabilire se è dovuto o meno l’acconto della cedolare secca occorre seguire una procedura simile all’Irpef, ma prendendo a riferimento il rigo RB 11. In particolare l’acconto è dovuto se l’importo indicato al rigo RB11 campo 3 ”Totale imposta cedolare secca” supera 51,65 Euro, in tal caso è pari al 95% del suo ammontare.

In caso contrario non è dovuto alcun acconto.

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